TY - JOUR AU - Bertini, Fabio PY - 2021/01/01 Y2 - 2024/03/29 TI - I programmi di storia da Casati a Gentile JF - Didattica della storia – Journal of Research and Didactics of History JA - DS VL - 3 IS - 1S SE - Articoli DO - 10.6092/issn.2704-8217/12528 UR - https://dsrivista.unibo.it/article/view/12528 SP - 1-40 AB - Dopo l’Unità, era fondamentale garantire l’alfabetizzazione. Poi i programmi di storia si imposero come elemento di formazione della cittadinanza. Dovevano dare una narrazione ben definita, monarchica e funzionale all’ordine. A lungo la formulazione dei programmi fu un cantiere aperto. Dapprima ebbe notevole importanza il pensiero positivista di Aristide Gabelli, poi la reazione idealistica e le tendenze nazionaliste conquistarono spazio, mentre sempre più si affermava l’idea dell’esame come fondamentale strumento della selezione sociale. La Grande guerra accelerò quelle convinzioni alimentando una vera e propria idea nazionalista della storia. La fiducia in un piano di educazione nazionale imperniato sull’esame di stato e sulla selezione: la storia fu fondamentale nel progetto di Croce; la filosofia nel progetto di Gentile. Ma tra i due ci fu affinità nella visione di una società elitaria. ER -