https://dsrivista.unibo.it/issue/feedDidattica della storia – Journal of Research and Didactics of History2022-11-08T10:58:04+01:00Beatrice Borghidsrivista@unibo.itOpen Journal Systems<strong>Didattica della storia – Journal of Research and Didactics of History – ISSN 2704-8217</strong> si propone come strumento di approfondimento e di diffusione delle ricerche ed esperienze nell'ambito della didattica della storia, anche in chiave multidisciplinare. Condivide gratuitamente contributi scientifici su tutti gli aspetti dell'età storiche e delle tematiche connesse alla didattica e alla divulgazione della conoscenza storica.https://dsrivista.unibo.it/article/view/15730Ri-pensare l’insegnamento della storia: l’archivio e le sue potenzialità didattiche2022-11-05T13:13:06+01:00Chiara Patuanochiarapatuano95@gmail.com<p style="font-weight: 400;">Insegnare storia oggi è un compito assai difficile e complesso: spesso intrappolata in pregiudizi e condizionamenti, la storia finisce per essere riconosciuta come una disciplina da studiare meramente a memoria. Questo contributo cerca di mettere in evidenza le potenzialità degli archivi come “luogo” di apprendimento privilegiato della storia. Particolare attenzione verrà data agli Archivi della Scrittura Popolare, che si pongono l’obiettivo di avvicinare l’archivio e le fonti primarie al mondo delle scuole attraverso la creazione e la sperimentazione di percorsi didattici.</p>2022-11-08T00:00:00+01:00Copyright (c) 2022 Chiara Patuanohttps://dsrivista.unibo.it/article/view/15731La costruzione del curricolo di educazione civica di Istituto: un’esperienza inclusiva per la valorizzazione dei beni culturali del territorio2022-11-05T13:25:30+01:00Fabrizio Castaldinifabrizio.castaldini@studio.unibo.itCristina Montanaricristinamontanari25m@gmail.com<p style="font-weight: 400;">L’articolo ha lo scopo di compiere un breve viaggio attorno a quella che è la normativa in materia di Educazione Civica alla luce di quella più recente che incoraggia la conoscenza e la diffusione più ampia di buone pratiche. Questo deve avvenire, però, in un contesto strutturato e delineato che prevede la costruzione di un curricolo verticale di istituto. Qui si riporta l’esperienza degli autori come membri del gruppo di lavoro impegnati nella costruzione di tale, e contestualmente dar voce all’esperienza di valorizzazione e conoscenza del territorio, declinata alla luce sia della normativa più recente sia facendo leva sui principi della metodologia laboratoriale e attiva che trova una sua puntualizzazione sia nelle Indicazioni Nazionali sia nel manifesto per la Didattica della Storia.</p>2022-11-08T00:00:00+01:00Copyright (c) 2022 Fabrizio Castaldini, Cristina Montanarihttps://dsrivista.unibo.it/article/view/15732Veder lo dolce piano. Un progetto didattico di storia locale nella scuola dell’infanzia2022-11-05T14:13:12+01:00Laura Fabbrilaura.fabbri77@gmail.com<p style="font-weight: 400;">L’articolo racconta il progetto educativo e didattico che ha visto coinvolti i bambini di cinque anni della sezione Gialla della scuola dell’infanzia Ludovico Calza di Medicina e che ha avuto la durata di un intero anno scolastico. Il percorso aveva come obiettivo principale l’avvicinare i bambini alla storia locale, attraverso l’osservazione dei cambiamenti avvenuti nell’assetto urbanistico del proprio paese, nello stemma, nei modi di vivere, lavorare e mangiare. La scoperta della propria storia e della propria identità, è avvenuta attraverso le uscite didattiche, le interviste alla bibliotecaria e al sindaco, la consultazione di fonti visive, scritte, orali e materiali e l’ascolto di racconti che si rifanno alle nostre tradizioni popolari e intrecciano storia e leggenda. Partendo dai primi insediamenti rurali, passando dal Medioevo e arrivando fino ai giorni nostri, la proposta didattica intendeva soddisfare l’innata curiosità dei bambini rispetto agli avvenimenti del passato, stimolare il loro pensiero deduttivo nel confrontare aspetti di vita passata e presente e promuovere un senso di appartenenza alla propria comunità che è il presupposto imprescindibile per la formazione di adulti che amino e rispettino il proprio paese e che diventino protagonisti di una reale cittadinanza attiva e democratica.</p>2022-11-08T00:00:00+01:00Copyright (c) 2022 Laura Fabbrihttps://dsrivista.unibo.it/article/view/15733Appunti sull’insegnamento di un quadro storico-sociale nella scuola primaria: l’antico Egitto2022-11-05T14:55:57+01:00Gianluca Gabrielligianlucagabrielli8@gmail.com<p style="font-weight: 400;">Il saggio propone un esempio di didattica dell'antico Egitto nella scuola primaria attraverso lo studio del quadro storico-sociale. Sono analizzati i vantaggi e i limiti di questo tipo di approccio e si suggerisce una organizzazione del lavoro che integri il laboratorio di analisi dei documenti e alcune esperienze di archeologia sperimentale.</p>2022-11-08T00:00:00+01:00Copyright (c) 2022 Gianluca Gabriellihttps://dsrivista.unibo.it/article/view/15734Passamano per San Luca: in viaggio come Ulisse2022-11-05T15:42:07+01:00Maria Rosa Bedendomariarosa.bedendo@posta.istruzione.it<p style="font-weight: 400;">Cosa può voler dire per le bambine e i bambini di oggi incontrare la Storia - o meglio, la Storiografia - alla Scuola Primaria? Può essere l’inizio di un viaggio, che parte dal qui ed ora, per camminare a piccoli passi nel tempo e nello spazio, ascoltare le fonti, raccontare, una dopo l’altra, come in una conta, le domande che ci pongono le tracce del passato e scoprire che il cammino intrapreso sarà, come per Ulisse, un «ritorno a casa»: tempo e luogo d’incontri con la nostra umanità, compagna di viaggio. Nella valigia tre parole-chiave, come abiti da indossare, competenze da acquisire ed utilizzare: esperienza, ricerca, scoperta e tanto spazio per raccogliere gli strumenti del lavoro dello storico.</p>2022-11-08T00:00:00+01:00Copyright (c) 2022 Maria Rosa Bedendohttps://dsrivista.unibo.it/article/view/15735“Gli uomini non sono isole: le fonti raccontano”. L’esperienza della verifica di storia aperta al pubblico2022-11-05T16:53:21+01:00Nicola D'Andreanico.dandrea@gmail.com<p style="font-weight: 400;">“Gli uomini non sono isole: le fonti raccontano” è una verifica di storia aperta al pubblico attraverso la lettura critica e rivisitazione teatrale di sette fonti sul confino, tratte dal testo di Anna Foa (2018), «Andare per luoghi di confino», Il Mulino. Attraverso la ricerca e il confronto delle fonti con altre fonti, gli alunni hanno associato momenti e sentimenti della storia che ogni essere umano ha attraversato, loro compresi. Ne è nato un testo teatrale, scritto e messo in scena dagli alunni come una successione di sette quadri. Dalla riflessione storiografica, gli alunni hanno attraversato momenti significativi del Novecento, mettendo in atto competenze disciplinari (“uso e organizzazione delle fonti di diverso tipo”, come da “Indicazioni Nazionali”) e “soft skills” (empatia, cooperazione, problem solving). Un’esperienza socratica con la “Didattica in azione” e allo stesso tempo un laboratorio di cittadinanza attiva attraverso un approccio multipedagogico.</p>2022-11-08T00:00:00+01:00Copyright (c) 2022 Nicola D'Andreahttps://dsrivista.unibo.it/article/view/15736“Effera Dido”. Il mito di Didone nell’esperienza musicale tra XVI e XIX secolo. Proposta didattica per un viaggio tra storia, musica e letteratura latina2022-11-05T18:04:05+01:00Rita Belenghirita.belenghi@matteibo.istruzioneer.it<p style="font-weight: 400;">È innegabile che le cosiddette discipline umanistiche, come, ad esempio, le letterature, la musica, l'arte, rappresentino il divenire dell'umanità e affondino le loro radici in un fertile terreno comune, quello della storia. Nell'insegnamento di queste discipline, quindi, occorre tenere conto di questo dato di fatto, non perderlo di vista e proporre alle studentesse e agli studenti un tipo di apprendimento che parta dalla comune matrice storica e stimoli la loro curiosità, apra i loro orizzonti e li renda consapevoli che lo studio di discipline sempre meno "di moda", non è un mero dovere scolastico ma è il punto di partenza per l'acquisizione di conoscenze più ampie, utilissime per la creazione di una rete di competenze tanto più efficaci quanto più poliedriche. Questo è stato l'intento che ha animato l'esperienza didattica oggetto delle pagine seguenti.</p>2022-11-08T00:00:00+01:00Copyright (c) 2022 Rita Belenghihttps://dsrivista.unibo.it/article/view/15738Studiare la Guerra Fredda attraverso le canzoni (1980-1985)2022-11-05T18:39:41+01:00Nicola Contegreconicolacontegreco@hotmail.com<p style="font-weight: 400;">Tra le possibili tipologie di fonti che si possono utilizzare nell’insegnamento della storia, le canzoni rappresentano una maniera alternativa per coinvolgere gli studenti nell’approfondimento di valori, pratiche, ideali e conflitti che informano e strutturano una cultura storica e le relazioni sociali al suo interno. Le canzoni presentano diversi vantaggi: sono diffuse in modo ampio e trasversale, hanno una breve durata che ne consente, sotto il profilo didattico, un utilizzo completo in tempi ridotti e un’elevata reperibilità, anche grazie alle diverse piattaforme digitali. Come forma espressiva, invece, la canzone stimola una proficua connessione tra il suo contenuto e il vissuto emotivo dello studente, rivelando spesso personali chiavi di lettura dei contenuti. In questo contributo si presenta una possibilità di utilizzo di canzoni italiane relative agli anni 1980-1985 al fine di analizzare gli eventi del periodo della cosiddetta Seconda Guerra Fredda, quando il livello di rischio atomico globale raggiunse il suo apice.</p>2022-11-08T00:00:00+01:00Copyright (c) 2022 Nicola Contegrecohttps://dsrivista.unibo.it/article/view/15726La presenza delle donne nell’insegnamento della Storia in Italia. Analisi dei libri di testo di storia nelle scuole secondarie2022-11-04T18:06:18+01:00Mariangela Scopellitiscopellitimariangela@gmail.comSebastián Molina Puchesmolina@um.es<p style="font-weight: 400;">I libri di testo, colonne portanti del percorso scolastico, tracciano lo studio delle classi studentesche e rappresentano il loro incipit formativo. A questo proposito, si pone una domanda: "la storia studiata a scuola tiene conto delle relazioni di genere?". Partendo dall'analisi di una selezione di recenti libri di testo di storia per le scuole superiori, lo studio cerca di valutare, attraverso l'analisi delle citazioni testuali ed iconografiche, se nei manuali di nuova generazione è presente la figura femminile. Pertanto, è fondamentale rilevare in che misura e in che veste questa figura contribuisca alla narrazione della storia studiata a scuola.</p>2022-11-08T00:00:00+01:00Copyright (c) 2022 Mariangela Scopelliti, Sebastián Molina Puchehttps://dsrivista.unibo.it/article/view/15727Con gli occhi del passato. Didattica della storia e disabilità visiva2022-11-04T18:37:45+01:00Danilo Siragusadanilo.siragusa@unito.it<p style="font-weight: 400;">L’inclusione scolastica degli allievi con Bisogni Educativi Speciali è uno degli obiettivi di una scuola realmente democratica. Affinché tale processo sia effettivo è necessario intervenire sulle forme d’insegnamento delle singole discipline, rivedendo metodi, modelli e strategie. Il presente contributo intende indagare il rapporto tra didattica della storia e disabilità visiva, ripercorrendo le tappe più significative dei modelli educativi rivolti a ciechi e ipovedenti, e riflettere sulla potenzialità di una didattica basata sulle fonti storiche e sull’uso di strumenti e pratiche in grado di ridurre le difficoltà di ricezione e di comunicazione che la mancanza della vista, totale o parziale, comporta.</p>2022-11-08T00:00:00+01:00Copyright (c) 2022 Danilo Siragusa