“Bello” o “brutto”? Pillole di educazione civica per cittadini consapevoli

Autori

  • Rita Belenghi IIS “Enrico Mattei” di San Lazzaro di Savena (Bo)

DOI:

https://doi.org/10.6092/issn.2704-8217/18431

Parole chiave:

Storia, Bello, Brutto, Patrimonio, Cittadinanza consapevole

Abstract

Le pagine che seguono vogliono essere la narrazione e la proposta di riflessione su come l'educazione al patrimonio, anche a quello più semplice, quotidiano, da osservare con occhi più attenti, possa stimolare nei ragazzi la conoscenza e la cura di ciò che appartiene a tutti e che si pone come dote indispensabile per dei cittadini che siano veramente consapevoli. I concetti di "Bello" e di "Brutto", che accompagnano la narrazione delle due esperienze, condotte sul campo, escono dall'astrazione e, per le ragioni che provo a spiegare in questo breve testo, costruiscono, con metodologie sia storiche sia laboratoriali, proposte di educazione al patrimonio e alla cittadinanza attiva. Nell'insegnamento occorre tenere conto che i nostri studenti devono crescere come cittadini consapevoli e hanno bisogno di esperienze che diano loro gli strumenti necessari. Questo è il senso, a mio avviso, dell'insegnamento dell'educazione civica che, come disciplina trasversale, può e deve essere pensata per questo scopo, alto e tutt'altro che facile.

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Pubblicato

2023-11-20

Come citare

Belenghi, R. (2023). “Bello” o “brutto”? Pillole di educazione civica per cittadini consapevoli . Didattica Della Storia – Journal of Research and Didactics of History, 5(1S), 168–179. https://doi.org/10.6092/issn.2704-8217/18431